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La vendemmia in Toscana
Quando si pensa alla Toscana, la prima immagine che ci viene
in mente sono colline verdi e gialle, alti cipressi e vigne. Il vino toscano è un
prodotto di altissima qualità, che ha trovato grandissimo successo sui mercati
internazionali e che ci ha resi famosi in tutto il mondo.
Settembre è un dunque un mese importantissimo per la nostra regione, è quando
avviene la magia, è il momento della vendemmia!
In questo momento dell’anno l’uva è arrivata a maturazione e può finalmente essere
colta e trasformata in vino. Nonostante al giorno d’oggi, nelle grandi
produzioni le procedure siano agevolate e sveltite da macchine agricole, nelle
aziende più piccole, a conduzione familiare, il processo della vendemmia è
rimasto invariato.
Familiari, amici e chiunque possa d’are una mano, si ritrovano all’alba in
vigna per iniziare i lavori.
I grappoli vanno raccolti rigorosamente a mano in piccoli cesti di vimini e quando
sono ben asciutti, perché un’uva bagnata può compromettere la qualità del
mosto. Inoltre bisogna evitare di raccogliere durante le ore più calde e fare
attenzione a non intaccare l'uva in modo che non cominci a fermentare prima del
dovuto.
Il raccolto viene successivamente sistemato all'interno di alti bidoni e portato
velocemente in un luogo fresco per procedere alla pigiatura. L’uva viene dunque
percossa con un'asta di legno per iniziare a rompere la buccia dei chicchi e dar
inizio alla fermentazione.
Al contrario di quanto si pensi, l’uva non viene pestata coi piedi, perché per
quanto romantica questa visione divulgata dal cinema appaia ai nostri, è meglio
evitare questo metodo poiché non sarebbe igienico. Al giorno d’oggi si possono
usare altri metodi.
Bisogna inoltre separare i chicchi dagli steli, lavoro tutt’altro che facile,
soprattutto nelle piccole aziende dove tutto viene fatto a mano.
Qualunque metodo si usi per rompere i grappoli d’uva, questo è assolutamente un
passaggio fondamentale perché è il momento in cui si estrae il succo dalla
buccia attivando il processo di fermentazione degli zuccheri. In questo modo i
lieviti trasformeranno il succo d’uva in vino.
Il mosto viene riposto in grandi tini di acciaio inossidabile e qui rimarrà fino
alla fine del processo di fermentazione, che dura al massimo una decina di
giorni.
Dopo un’estenuante giornata di lavoro, è ora di far festa tutti insieme. E’
questo il momento in cui ci si riunisce a tavola in convivio per pasteggiare
con deliziose pietanze casarecce fatte con ingredienti di stagione.
Il vino ben fermentato verrò in seguito filtrato e travasato in botti di vari
materiali, dove verrà lasciato a riposare e a maturare fino a quando sarà
pronto per essere imbottigliato.
Durante questo periodo dell’anno, alcune aziende vinicole aprono le loro porte a turisti e appassionati che vogliono prendere parte alla vendemmia. Un’esperienza davvero unica.