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Il giglio di Firenze
Firenze
viene chiamata anche la “città gigliata”, il giglio rosso è infatti il simbolo del
capoluogo toscano, lo si trova sugli stemmi, sugli scudi sorretti del Marzocco,
sui palazzi storici fiorentini e come simbolo di associazioni sportive.
Questo amore tra il giglio e Firenze sembra risalire alla fondazione della
città romana di Florentia avvenuto
nel periodo primaverile, durante le celebrazioni della dea Flora.
Inoltre, fin dal Medioevo il giglio è considerato simbolo di purezza, e quindi
della Vergine Maria. Firenze è sempre stata una città votata al culto della Vergine,
non a caso il nome del duomo è Santa Maria dei Fiori.
All’inizio però i colori della stemma gigliato fiorentino erano gli opposti di
adesso: il giglio, appunto emblema di purezza, era bianco su sfondo rosso, ed
era simbolo della Firenze ghibellina.
Fu in seguito al conflitto tra Guelfi e Ghibellini nel 1266, da cui uscirono
vincitori i primi, che lo stemma cambiò e il giglio divenne rosso su fondo
bianco.
In
seguito, Firenze impose in questo simbolo sui territori sotto il suo dominio,
ma il giglio rosso che veniva usato nelle altre città era diverso, era privo infatti
degli stami del fiore, ovvero i suoi organi riproduttivi, che identificavano
invece esclusivamente la città di Firenze, madre di tutte le altre città sotto
il suo controllo.
Il giglio fu usato anche sulla moneta fiorentina, il fiorino d’oro, coniato nel 1252. In tutta Europa il giglio era divenuto sinonimo di ricchezza perché associato al fiorino, una delle valute più forti in circolazione fino al Rinascimento.
L’iris
non rimane solo un’icona, lo si può trovare infatti in fioritura durante il periodo
tra aprile e maggio sia nei giardini fiorentini che nelle campagne circostanti.
Per vedere i gigli a Firenze consigliamo di visitare il giardino dell’Iris a Piazzale
Michelangelo o il Cimitero degli Inglesi in Piazza Donatello nel periodo
primaverile. Uno spettacolo da non perdere.