
Il Palazzo di Bianca Cappello: una storia d'amore e una serie di morti misteriose
Al n. 26 via Maggio, si
trova un palazzo molto particolare, riconoscibile per la sua bellissima facciata interamente decorata a grottesche.
Prima opera architettonica documentata di Bernardo Buontalenti, il
palazzo fu commissionato da Francesco I de' Medici e costruito, fra il 1570
e il 1574, su un vecchio edificio quattrocentesco.
Francesco
I, allora sposato con Giovanna d’Austria si era innamorato follemente di una
nobildonna veneziana di nome Bianca Cappello, anch’essa sposata. Il palazzo in
via Maggio fu concepito proprio per rendere possibile l’incontro in segreto
dei due amanti, collegandolo tramite un corridoio sotterraneo a Palazzo
Pitti.
Dopo il matrimonio Bianca si trasferì a Palazzo Pitti, nel 1573. Fu allora che
cedette il palazzo all’Ospedale di Santa Maria Nuova e che la facciata venne
decorata a graffiti con gli attuali motivi a grottesca realizzati fra il 1579 e
il 1580 da Bernardino Poccetti.
Oggi il Palazzo Bianca Cappello appartiene a privati che lo hanno trasformato in un albergo di lusso.
Strani
decessi
Poco dopo che avevano iniziato a frequentarsi, i rispettivi coniugi morirono
in circostanze sospette: Giovanna D’Austria cadde dalle scale nel 1578,
mentre il marito di Bianca fu assalito per la strada.
Rimasti entrambi vedovi, nel 1579 Francesco I e Bianca poterono finalmente
sposarsi, ma la loro unione, mal vista dalla famiglia regnante, durò ben
poco.
Dopo
una cena organizzata presso la villa Medicea di Poggio a Caiano, l’8 ottobre
1987, i due coniugi si sentirono male: prima Francesco e poi Bianca, furono
colpiti improvvisamente da una strana
febbre. Entrambi furono tenuti sotto stretto isolamento dal fratello di Francesco
I, il cardinale Ferdinando, che si sospetta abbia avuto mano nella loro morte,
avvenuta a poche ore l’uno dall’altro il 19 ottobre.
Si trattò di febbri malariche oppure la loro morte prematura non fu
altro che un avvelenamento architettato dal fratello di Francesco, che non aveva mai visto di buon occhio la
loro unione? Certamente le cause del prematuro decesso dei due coniugi
furono incredibilmente sospette.
L’avversione che Ferdinando nutriva nei confronti di Bianca era tanta che non
la degnò neanche di una sepoltura adatta ad una granduchessa, e mentre il corpo
di Francesco fu tumulato nella basilica di San Lorenzo, quello di Bianca
ricevette una sepoltura anonima, lontano dal suo consorte.
Ferdinando procedette poi a cancellare ogni traccia legata alla memoria di Bianca in città: fece distruggere i ritratti di Bianca e sostituire il suo stemma con quello della casa d’Austria ovunque apparisse accoppiato con quello di casa Medici. Oggi lo stemma della Cappello si può trovare solo sul suo palazzo in via Maggio.
Il bel palazzo di Bianca Cappello, dalla facciata riccamente decorata, è quindi tutto ciò che ci resta di lei, un luogo che trattiene la memoria della storia d’amore tra lei e Francesco I. Teatro degli incontri dei due amanti fu il corridoio segreto, che collegava il palazzo di Bianca a Palazzo Pitti.
Un passaggio non più percorribile oggi, ma che si rivelò una via di fuga perfetta durante la Seconda Guerra Mondiale. Attraverso di esso poterono essere portate in salvo le opere del Corridoio Vasariano, evitando che venissero trafugate dai nazisti.