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Donatello, il Rinascimento: l'artista rivoluzionario in mostra a Palazzo Stroozzi e al Museo del Bargello
Una mostra straordinaria quella su Donatello intitolata Donatello, il Rinascimento, visitabile fino al 31 luglio 2022 a Palazzo Strozzi e il Museo del Bargello. Oltre 130 opere tra sculture, dipinti e disegni, tra cui alcuni prestiti unici, mai concessi prima, e distribuita in due location d’eccellenza.
Donato di Niccolò di Betto Bardi (1386-1466), detto Donatello, fu uno dei più grandi scultori di tutti i
tempi. Contribuì al rinnovo della scultura grazie alla sua capacità di
donare un'anima alle sue opere, rappresentando le mille sfaccettature dell'emozione umana, e grazie all'invenzione
della tecnica dello
"stiacciato", un tipo di bassorilievo che crea l'effetto di
profondità tramite minime variazioni degli spessori.
Studia
"l'antico" a Roma insieme al più anziano collega, Filippo Brunelleschi, e instaura con
lui una forte amicizia. Dall'inizio del Quattrocento è però di nuovo a Firenze,
dove lavora incessantemente per la maggior parte della sua vita, producendo
alcune tra le opere più celebri al mondo.
A sinistra il crocifisso di Donatello (1406-08), a destra il crocifisso di Brunelleschi (1410-15 circa).
A PALAZZO STROZZI
La mostra, curata da Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell’Arte medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, mette a confronto i capolavori di Donatello con opere di artisti a lui contemporanei e successivi, quali Brunelleschi, Masaccio, Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo.
Il percorso inizia proprio dal dialogo con l'opera di Brunelleschi, proponendo subito un confronto d'eccellenza tra i due celebri Crocifissi lignei provenienti dalla Basilica di Santa Croce e da quella di Santa Maria Novella, per poi concludere con una sezione dedicata all’influenza che Donatello ebbe su artisti come Raffaello, Michelangelo e Bronzino.
Per
la prima volta nella storia, vengono portate in mostra, fuori dal loro contesto
originario, il celebre Convito di Erode
del Fonte battesimale di Siena e le porte
della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze. Evento straordinario, che
vale di per sé il biglietto della mostra.
A sinistra il Convito di Erode (1423-27), a sinistra la porta dela Sagrestia vecchia in San Lorenzo (1434-42).
AL BARGELLO
In contemporanea, al Museo Nazionale del Bargello, il percorso continua ad articolarsi attraverso il confronto tra l'opera di Donatello e quella di altri artisti come Pippo Spano e Farinata degli Uberti, Andrea del Castagno e Michelangelo, ed include opere come il famoso David in bronzo, il David Martelli (in marmo), il San Giorgio, la Madonna Dudley e la Madonna delle nuvole.
Donatello
fu un artista rivoluzionario, il suo
desiderio di sperimentare era costante e anche quando le sue opere riscuotevano
consensi, egli non si adagiava sui suoi successi ripetendo gli stessi modelli,
ma continuava a rinnovarsi ed innovare. Con lui iniziò la stagione del Rinascimento Fiorentino e questa
incredibile mostra ce lo racconta in modo unico e irripetibile.
A sinistra il Reliquiario di San Rossore (1424-27), a destra il David di bronzo (1440 circa).