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Cappelle Medicee: La Sagrestia Nuova
Le Cappelle Medicee di Firenze sono uno dei complessi più famosi e affascinanti della città. Realizzate da Michelangelo e Buontalenti fra XVI e XVII secolo, le Cappelle sono il mausoleo della famiglia Medici e comprendono la Cappella dei Principi e la Sagrestia Nuova (così chiamata per distinguerla dalla sagrestia “vecchia” del Brunelleschi situata all’interno della chiesa).
La Sagrestia Nuova è una struttura interamente progettata da Michelangelo, amico della famiglia Medici dal giorno in cui fu preso sotto la sua ala da Lorenzo il Magnifico all'età di quindici anni. L’artista visse a Palazzo Medici per anni, trattato come uno di famiglia, quindi non stupisce che nel 1519, Papa Leone X (Giovanni de' Medici) scelse proprio lui per progettare la nuova camera sepolcrale della famiglia Medici in San Lorenzo.
A differenza della sfarzosa Cappella dei Principi, costruita successivamente e decorata
con una preziosa decorazione a Commesso fiorentino, la Sagrestia Nuova è molto
più sobria e minimale nel design ma
non per questo meno bella.
L’eleganza e la purezza formale di questo ambiente e le opere scultoree in esso contenute lasciano a bocca aperta il visitatore.
Il soffitto con la cupola a cassettoni è ispirato al pantheon, mentre il pavimento presenta una decorazione geometrica in marmo policromo, che riprende lo stile del romanico fiorentino.
Il grigio della pietra serena a contrasto col bianco
latteo del marmo, rifinisce il design dell’ambiente in modo elegante ed
armonico.
Protagoniste di questa sala sono però le opere scultoree di Michelangelo, veri
e propri capolavori.
Nella parete centrale vi sono le statue della Madonna col Bambino e i Santi
Cosma e Damiano posizionate sopra il sarcofago di Lorenzo il Magnifico e suo
fratello Giuliano de' Medici, per i quali non ci fu il tempo per costruire una
sepoltura monumentale.
Ai lati troviamo invece i monumenti
funebri di Giuliano e Lorenzo de’ Medici, posizionati uno di fronte all’altro.
Da un lato c’è la tomba
di Lorenzo, Duca di Urbino. Michelangelo
lo raffigura in stato meditativo e sotto, sul sarcofago di marmo pone due
figure semi sdraiate, allegorie del
tempo: l’alba (la donna) e il tramonto (l’uomo).
Dall’altro lato c’è la tomba di Giuliano, Duca
di Nemours, che viene raffigurato in uno stato più vigile e attento a ciò
che lo circonda. Sotto di lui le personificazioni
del giorno (la donna) e della notte
(la donna) con un gufo ai piedi e una maschera sotto al braccio. Michelangelo
aveva previsto altre due statue sotto le allegorie del tempo, quattro
personificazioni di fiumi rappresentanti i quattro continenti allora
conosciuti, ma dopo aver lavorato per circa 15 anni al progetto, nel 1434 fu
costretto lasciare Firenze e lo lasciò incompiuto.
Questo perché la
costruzione della Sagrestia Nuova coincise con uno dei periodi più difficili
della storia fiorentina: l’assedio della Repubblica di Firenze e la cacciata
dei Medici.
Mentre cadeva la Repubblica
fiorentina Michelangelo visse per mesi
in una stanzetta di sette metri per due situata sotto la Sagrestia Nuova. Rimasto solo all'interno dello stretto
corridoio, l’artista fece diversi
schizzi, che includono rappresentazioni del David fece alcuni schizzi
rappresentanti il David, del Laocoonte, figure decorate sulla volta per la
Cappella Sistina e un suo autoritratto che lo ritrae come l’uomo imprigionato
che era. Si salvò perché nessuno
sapeva che fosse nascosto in quel luogo.
La Sagrestia Nuova è un luogo ricco di storia, un capolavoro di architettura, corredato di sculture di incredibile bellezza, che lasciatoci in eredità da uno dei più grandi artisti mai vissuti. Assolutamente da vedere, insieme agli altri ambienti della Basilica di San Lorenzo.