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Street Art a Firenze – Il pesce di Skim, un minaccioso avvertimento
Il Parco di San Donato,
nella periferia nord della città, ospita anche un grande parcheggio sotterraneo. Qui,
sui casotti di manutenzione e aerazione il Comune
di Firenze in accordo con il Quartiere 5, ha deciso di mettere dei murales di alto livello
qualitativo, fatti da importanti e noti writers. Nel 2020 ne sono
stati inaugurati due, uno dei quali particolarmente interessante di Skim.
Infatti il suo stile è
fatto di colori vivaci, brillanti e aggressivi che colpiscono e sorprendono lo
spettatore. Le sue opere sono affollate di oggetti colorati tratti dalla vita
quotidiana, accatastati uno sull’altro. Nelle sue parole: “Il mio stile è un
caos armonico, creo spesso delle storie intricate in cui lo spettatore può
vederci quello che vuole. Un esempio? L’opera in cui ho disegnato una barca nel
mare, dove in mezzo alla moltitudine di soggetti si vede una mano che chiede
aiuto.”
Il murales di San Donato, è un pesce tropicale che nuota nell’oceano. Il colore sfuma dal
giallo al rosso dal basso verso l’alto.
Visto da lontano, appare un grosso pesce colorato sullo sfondo del mare blu, ma avvicinandosi, balza agli occhi una folla di oggetti. Il corpo del
pesce è composto di rifiuti gettati dall’uomo. Come a dirci forse, che attraverso la
catena alimentare, i nostri corpi diventano fatti dei nostri stessi rifiuti. Scatole,
sacchetti, pile elettriche, bottiglie, una lavatrice e addirittura una bomba.
Nell’acqua intorno galleggiano lische di pesce e bottiglie vuote.
L’inquinamento globale, una triste verità che ormai è all’ordine del giorno.
Bisogna correre ai ripari, e subito. Il messaggio di Skim è evidente e
chiarissimo. Lo stesso del murales sul Viadotto del Varlungo. Un messaggio rivolto forse anche a tutti i bambini che giocano nel parco.