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I giardini di Firenze - Il Parco di San Donato a Novoli
San Donato a Novoli: un’area
di 32 ettari da strutturare a uso pubblico, in mezzo a uno dei quartieri più
densamente abitati della periferia ovest di Firenze, il sogno di ogni
urbanista.
Ogni luogo ha la sua
storia, a volte molto lunga e interessante. Nel 1935 – 1939 la FIAT, all’epoca
e fino ai giorni nostri la più grande industria automobilistica italiana, impegnata
in quegli anni nell’industria di guerra, costruì in questo terreno uno
stabilimento all’avanguardia per la costruzione di aerei da combattimento. La
zona era fuori città, il terreno paludoso e malsano, continuamente allagato
dalle piene dei torrenti Mugnone e Terzolle e dell’Arno. Qualche rara casa
colonica e una chiesa risalente al 1187, la Chiesa di San Donato in Polverosa (Polverosa era l’eloquente nome della
zona), completamente sconosciuta ai turisti, recentemente ristrutturata e da
visitare.
Nel dopoguerra le
officine furono riconvertite per la produzione automobilistica e per decenni
migliaia di operai hanno popolato il quartiere che è cresciuto a un ritmo
incredibile, specialmente negli anni ’50 e ’60, con le logiche dell’epoca:
senza pianificazione, senza spazi verdi, con la massima densità abitativa
possibile e rigorosamente senza nessuna attenzione all’aspetto estetico. Fino alla
metà degli anni ’80, quando la FIAT se n’è andata e lo stabilimento dismesso.
L’area è stata divisa
in lotti di edilizia residenziale e commerciale, un’altra parte occupata da
alcune Facoltà dell’Università di Firenze e dal nuovo Palazzo di Giustizia, e
infine 12 ettari destinati a parco pubblico, il Parco di San Donato. È stata
presa la decisione di piantare 530 alberi di specie molto varie, alcuni
caratteristici del territorio, ma altri rari o tipici di altri terreni. In
maggior parte frassini, carpini, salici, pioppi, magnolie, ma anche palme di
Fortune, storaci Americani, ginko biloba e querce. Quando saranno tutti
cresciuti creeranno un’atmosfera molto particolare e interessante, ma ci vorrà tempo.
Al centro è stato
costruito un lago, attraversato da un ponte pedonale e abitato da una felice famiglia
di anatre. Con la terra di scavo è stata alzata una collinetta interamente
piantata a cipressi.
Sul lato ovest il
panorama è interamente occupato dal colossale Nuovo Palazzo di Giustizia,
un’opera avveniristica dell’architetto Leonardo Ricci, molto discussa. Da molti
considerata orribile, da altri geniale, a noi piace per la sua audacia e il suo
aspetto da cattedrale di un lontano pianeta. Forse una visita al parco può
essere interessante più per i panorami su questa opera impattante, che per
l’aspetto naturalistico, dato che lo spazio rimarrà eccessivamente aperto e
spoglio (e molto povero di panchine), finché gli alberi non saranno cresciuti.
A sud invece, come
esempio di archeologia industriale, è stata lasciata la Centrale Termica della
FIAT, un edificio che conteneva due grandi caldaie in mattoni che producevano
energia per l’intero complesso. Infine c'è la torre di 30 metri sovrastata da un’alta
ciminiera a fasce bianche e rosse che serviva da segnalazione per il vicino
aeroporto.: verrà ristrutturata e destinata a centro espositivo, con terrazza
panoramica e ristorante. Il progetto dell’esterno prevede interventi molto avveniristici,
vedremo che cosa verrà fuori.
Accessi al parco da via di Novoli e da viale
Alessandro Guidoni.
Il laghetto con le sue anatre