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Street Art a Firenze - L’angelo blu e il teschio rosso
Un lunghissimo muro lungo la ferrovia, interamente dipinto di
tags, firme di writer, molte estremamente complesse e fantasiose. Poche figure
emergono dall’intreccio cromatico dei tags,
due particolarmente interessanti.
Il primo è un angelo blu. È rappresentato come un giovane
imberbe dai capelli lunghi, seminudo, il volto adolescente, larghe ali e lo
sguardo rapito, perduto lontano. Il colore blu è generalmente attribuito ai
cherubini, gli angeli sapienti, mentre i serafini sono rossi. Dante Alighieri
nella Divina Commedia, nel canto XXVIII del Paradiso, li colloca nel cielo
dello Zodiaco o delle stelle fisse, come guardiani che filtrano la luce divina
giù dal cielo, ruotando velocissimi intorno a Dio. Ma il nostro è probabilmente
un angelo custode, protettore dei writer.
Infatti tiene in mano un mini rullo da pittura, uno dei loro strumenti
fondamentali, insieme ai pennelli, spray, spugne e stencil.
L’altra figura a pochi metri di distanza, di altra mano, è un
soggetto molto amato dai writer,
forse per l’aura tenebrosa e l’impatto emotivo che provoca. È un teschio rosso fuoco e ha una realizzazione più
dettagliata e una struttura più complessa dell’angelo: sta fumando e il fumo
circola attraverso le fessure vuote delle ossa. Ha strani orecchi canini ritti
sul capo ed emerge da uno sfondo di figure nere minacciose, con gli stessi
strani orecchi. Infine, è di cera e si sta sciogliendo. Che cosa può
significare? Forse che il fumo fa male? Come sempre le interpretazioni delle opere di
Street Art sono libere.
Firenze, via di Terzolle.