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I giardini di Firenze - Villa Fabbricotti
Via dalla pazza folla! Se stai
frequentando un nostro corso, prenditi una pausa e fatti un giro a - VILLA
FABBRICOTTI.
A pochi passi da Piazza della
Libertà, in via Vittorio Emanuele II, un bellissimo spazio verde, una lussuosa
villa in cima alla collina terrazzata, una ricca vegetazione di alberi (lecci,
cipressi, pini, cedri, ippocastani, palme nane, alberi di Giuda), fiori e
arbusti (acanto, lentiggine, alloro), sculture, fontane e un tempietto (tholos)
neoclassico in pura pietra serena nel punto più alto del parco.
Antico casino di caccia dei
Buoninsegni nel 1300 e poi degli Strozzi, fu comprata nel 1864 da Giuseppe Fabbricotti,
ricco proprietario di cave di marmo a Carrara, che incaricò gli architetti
Vincenzo Micheli e Antonio Cipolla di ricostruire la villa e strutturare il
bellissimo giardino. Pare che l’assetto del parco sia stato suggerito da
Giuseppe Poggi, architetto redattore del piano urbanistico di Firenze Capitale
(1864 – 1870), ideatore tra l’altro proprio in quegli anni delle rampe a
giardino di Piazzale Michelangelo che hanno chiaramente influenzato il piano
del giardino di Villa Fabbricotti, mentre la terrazzatura è chiaramente
ispirata al pendio della Villa Medicea della Petraia.
Lo Stato acquistò la villa nel 1935
utilizzandola come sede della GIL (Gioventù Italiana del Littorio,
organizzazione fascista dei giovani da 18 a 21 anni), ora è sede di uffici comunali
e associazioni culturali. La villa ospitò le sorelle di Napoleone Elisa e
Paolina, e nel 1894 la regina Vittoria d’Inghilterra. Paolina Bonaparte,
sorella minore dell’imperatore, personaggio irrequieto e anticonformista,
famosa anche per la bellissima statua di marmo di Antonio Canova che la ritrae
come Venere giovane e nuda, passò qui gli ultimi mesi di vita e qui morì il 9
giugno 1825 a 44 anni. Passeggiando per il bellissimo parco, si può immaginare
di incontrare Paolina per i viali alberati insieme alle sue dame di compagnia,
o la regina Vittoria al tempietto neoclassico, che all’epoca utilizzavano per
leggere, conversare e prendere il tè. Entrata da via Vittorio Emanuele II.
I leoni sulle terrazze.
La famosissima statua di Paolina scolpita da Antonio Canova (1757 – 1822) nel 1815, conservata nella Galleria Borghese di Roma, immagine tratta da www-galleriaborghese.beniculturali.it.