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La piramide delle Cascine
Durante una passeggiata
nel Parco delle Cascine, una
struttura molto particolare potrebbe aver attirato la vostra attenzione. Stiamo
parlando della piramide che si trova
lungo il viale alberato e che appare piuttosto fuori posto nel capoluogo Toscano.
Cosa mai ci farà una piramide a Firenze? Non ha niente a che
fare con gli egiziani, questo è chiaro.
In realtà la struttura piramidale è una
ghiacciaia costruita nel 1795 da Giuseppe Manetti. Tra le sue spesse mura,
il ghiaccio veniva immagazzinato durante i mesi estivi, in modo che i
fiorentini potessero preparare sorbetti
e gelati! Due dessert a cui i fiorentini erano molto affezionati.
In effetti, è proprio qui a Firenze che queste prelibatezze furono state
inventate. Nel XVI secolo Caterina de Medici
lanciò un concorso per creare una nuova, insolita pietanza. Fu il macellaio Cosimo Ruggeri a vincere questa
competizione con la rivisitazione di una ricetta antichissima, che
tradizionalmente prevedeva l’impiego di ghiaccio, miele e frutta. Cambiò la
ricetta e creò il sorbetto, che
divenne subito il dessert preferito tra i nobili di Firenze, tanto che Caterina
de Medici decise di portare con sé Ruggeri in Francia, dove i suoi dolci
conquistarono Versailles.
Il gelato come lo facciamo noi oggi,
però, è stato inventato da un altro
fiorentino, il talentuoso Bernardo
Buontalenti. In occasione di una festa in onore di alcuni ambasciatori
spagnoli, modificò la ricetta di Ruggeri aggiungendo anche uova, latte e una
spruzzata di vino, creando il dolce fresco e ricco che tutti noi adoriamo!
Tornando alla nostra piramide nel parco delle Cascine, questa non è l'unica che
si possa trovare a Firenze: sin dal periodo rinascimentale infatti, sono state
presenti numerose strutture come questa, poste nei fossati lungo le mura
cittadine che erano esposte ai freddi venti provenienti dal nord-est, come
Porta al Prato, Porta San Gallo o Porta alla Croce.
Questi venti che contribuivano a non far sciogliere il ghiaccio, a volte erano
davvero molto forti: si dice che una giornata autunnale particolarmente ventosa
al parco delle Cascine nel 1819, abbia ispirato "Ode al vento dell'Ovest"
di Percy Bysshe Shelley.
Le ghiacciaie avevano la forma di un doppio cono o piramide, con una metà
interrata e l'altra che si ergeva sopra il terreno.
Queste strutture, pur non realmente collegate all'arte egizia, ci ricordano che
effettivamente, un gusto riscoperto per
l'antico Egitto pervase Firenze dalla fine del XVIII secolo. Testimonianza
di ciò, sono il tempio egizio nel giardino del Museo Stibbert, la cappella
funeraria a forma di piramide della famiglia Levi nel cimitero monumentale di
Porta San Frediano e la decorazione della Sala delle Nicchie a Palazzo Pitti.
Ecco qua! La piramide non è proprio ciò che sembra. Come spesso succede,
l’apparenza inganna!