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La Biblioteca Laurenziana
Costruita in un chiostro della Basilica di San Lorenzo, c'è uno degli inestimabili tesori di Firenze: la Biblioteca Medicea Laurenziana.
Il complesso fu
progettato da Michelangelo Buonarroti
nel 1519 per il cardinale Giulio de Medici,
che in seguito divenne papa Clemente VII. Michelangelo supervisionò i lavori di
persona fino al 1534, quando dovette lasciare Firenze dopo aver preso parte
all’instaurazione della Repubblica tradendo la famiglia Medici. Continuò poi a
dare istruzioni da Roma inviando piani e disegni a coloro che avevano ripreso
la sua opera, tra i quali troviamo Tribolo, Vasari e Ammannati.
Nel 1558 inviò il modello
in argilla per la grande scalinata
in legno che aveva progettato per il vestibolo, ma alla fine Cosimo I decise di costruirlo in pietra serena, un tipo di pietra tipico
dell'architettura toscana.
Il vestibolo è uno spazio quadrato con un soffitto alto 14 metri che in origine
doveva essere sormontato da un lucernario, ma Clemente VII ritenne che il
progetto fosse troppo moderno, così Michelangelo dovette alzare le pareti per
rendere possibile l'apertura di finestre che garantivano l'ingresso di luce
dall'alto.
Dal vestibolo si accede alla lunga sala
di lettura con banchi e soffitto in legno, uno splendido pavimento
intarsiato e vetrate realizzate da una manifattura fiamminga su disegno di
Vasari.
I lavori di costruzione
della biblioteca terminarono nel 1571
e da allora la biblioteca ospita una delle principali collezioni di manoscritti
del mondo.
Tra i tesori della Biblioteca Laurenziana vi sono alcuni dei manoscritti più antichi e unici al mondo come la raccolta completa di opere di Virgilio, il manoscritto autografo della Vita di Benvenuto Cellini, il Codice Amiatino che contiene il più antico manoscritto superstite della Bibbia in versione latina e la più vasta collezione di papiri Egizi in Italia.
Sui banchi i manoscritti, suddivisi per argomento, erano conservati nei ripiani inferiori e fissati con solide catene per permettere la consultazione.
Questa disposizione fu
preservata fino all'inizio del XX secolo, quando i libri furono trasferiti nei
depositi.
La Biblioteca Laurenziana rimane una
delle più importanti fonti di manoscritti antichi del mondo, un luogo dove
il tempo si è fermato per consentire a tutta questa conoscenza di arrivare a
noi, intatta, conservata come il più prezioso dei tesori nello spettacolare
scrigno costruito da Michelangelo.