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La storia di Ginevra degli Almieri
Firenze è piena di
misteri e non mancano tra questi storie di fantasmi, streghe e diavoli. Ecco
una storia che ha dell’incredibile, forse la più famosa, e quello che la rende
così inquietante è si tratta di una storia vera, sebbene ne esistano oggi diverse
versioni.
Siamo nella Firenze medievale nell’anno 1396.
Dovete immaginare la città a quei tempi, quando Piazza della Repubblica era
ancora Piazza del Mercato Vecchio e il Duomo era in costruzione.
I morti venivano ancora sepolti all'interno delle mura della città, infatti un cimitero si trovava proprio sul lato
destro della torre campanaria di Giotto, è proprio in questo luogo che la nostra storia prende una svolta
macabra.
In una Firenze molto diversa da quella che conosciamo oggi, vive Ginevra degli Almieri, una giovane donna conosciuta per la sua bellezza e il suo animo dolce. La sua casa si trova vicino al Mercato Vecchio, ed è qui che incontra il giovane Antonio Rondinelli e i due si innamorano perdutamente l’uno dell’altra. Purtroppo, il padre di Ginevra ha altri piani per la figlia, e la costringe a sposare il figlio di uno dei suoi amici mercanti, Francesco Agolanti. A quei tempi era difficile potersi sposare per amore, e Ginevra sapeva che il suo destino era quello di seguire a malincuore il volere del padre.
Dopo il matrimonio, per
Ginevra comincia una vita molto infelice: trascurata da un marito che non ama e
che è sempre occupato dal suo lavoro, presto comincia a rifiutare il cibo,
diventando debole e cade in uno stato di depressione. I rimedi che il medico le
prescrive non fanno nulla per migliorare il suo stato di salute, così la
famiglia inizia a sospettare che abbia preso la peste (non dimentichiamoci che
in epoca medievale una tremenda epidemia sterminò gran parte della popolazione
di Firenze).
Poi un giorno - è il primo martedì del mese - viene ritrovata immobile come un
sasso nel suo letto, pallida e con gli occhi chiusi, viene creduta morta e le
organizzano in fretta il funerale. La vestono con un abito bianco e la
seppelliscono nella tomba di famiglia nel cimitero vicino al Campanile di
Giotto.
Ma la povera Ginevra non era morta, quindi
potete immaginare la sua reazione quando la ragazza si sveglia quella notte in
una tomba, sepolta viva!
Piena di terrore inizia a spingere sul coperchio di pietra della sua tomba, la
calce ancora fresca cede, e con grande fatica riesce a sollevarlo e ad uscire
da quell’orribile posto.
Tuttavia, quell’incubo è
tutt'altro che finito.
Ginevra corre a casa e bussa ripetutamente alla porta nel cuore della notte, ma
vedendola dalla finestra, il marito la crede
un fantasma e si rifiuta di farla entrare. Disperata e debole la povera
ragazza decide allora di recarsi alla sua casa paterna, ma anche i suoi
genitori hanno la stessa reazione del marito. Spaventati a morte, le chiudono
la porta in faccia.
Ginevra ha quasi perso ogni speranza, quando si ricorda del suo amato Antonio e decide di rivolgersi a lui come ultima risorsa. Il giovane, dopo essersi recuperato dallo shock iniziale nel vedere quella figura spettrale alla sua porta, riconosce finalmente la ragazza che ama e la accoglie in casa.
Sotto le cure di Antonio
e della sua famiglia Ginevra si riprende rapidamente, e presto decidono di
sposarsi. La storia non finisce qui però.
Francesco viene a sapere che Ginevra è davvero viva e dei suoi progetti di sposare Antonio. Chiede a quest’ultimo dei soldi in cambio della perdita della moglie, e quando Antonio rifiuta di dare anche una singola moneta a quell’uomo avido, Francesco denuncia il fatto al Tribunale Ecclesiastico. Il vicario dell'arcivescovo chiama allora entrambe le parti a testimoniare. Mosso a compassione dalla terribile esperienza che Ginevra ha vissuto, conclude che siccome il primo matrimonio è stato interrotto dalla morte, la donna è ora libera di passare ad un altro matrimonio.
Finalmente, Ginevra e Antonio possono coronare il loro sogno d'amore.
Questa storia agghiacciante ha un lieto fine dopo tutto, ma la leggenda continua. Si dice che ogni primo martedì del mese, il fantasma di una donna vestita di bianco può essere visto vagare per le strade del centro storico, le stesse strade che sono state testimoni dei fatti di quella notte di tanti secoli fa.