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Una riflessione sulle origini della moda

Come vestirci, come acconciare i capelli, come decorare il nostro corpo, oggi è una scelta personale, ma in passato, c'erano regole da seguire e non era possibile presentarsi in pubblico in modo inadeguato. Inoltre, per la gente comune vestirsi bene non era una necessità, i vestiti erano solo un modo per coprirsi. Soltanto i ricchi potevano permettersi di usarli per dar sfoggio del loro patrimonio, e anche in quel caso, la scelta dell'abbigliamento non aveva nulla a che fare con lo stile personale.

Qualcosa però accadde nel Rinascimento, le persone iniziarono a contare davvero sul proprio aspetto per mostrare cosa provavano riguardo a se stessi e agli altri.
In questo periodo, i beni materiali, in particolare i vestiti, diventarono sempre più importanti per le persone, l'uso degli specchi si fece più comune e fu perfezionata la tecnica della pittura a olio, che vide una straordinaria diffusione in Europa: essa permetteva una rappresentazione più accurata dei dettagli e una resa più naturale della realtà.
Questi fattori contribuirono a spingere le persone ad essere più interessate alla propria immagine e al modo in cui apparivano agli altri.

Un mirabile esempio di questo, è l'album intitolato Klaidungsbüchlein (Libro degli abiti), che Matthäus Schwarz iniziò a compilare nel 1520. Egli lavorava come contabile per la ricca famiglia dei Fugger, mercanti di Augusta, ed era affascinato dagli abiti per i quali spendeva un vera fortuna. Ne era così ossessionato che decise di commissionare a degli artisti una serie di acquerelli che lo mostravano con diversi abiti molto eleganti. In un certo senso creò quello che potrebbe essere considerato il primo catalogo di moda della storia.
Commissionò perfino ritratti di se stesso nudo, annotando le sue misure, perché secondo lui una figura snella era indice di avvenenza e giovinezza, mentre l'aumento di peso era un chiaro segno dell’invecchiamento, un processo naturale che Schwarz temeva molto. Era molto attento nella scelta degli abiti, cercava di vestirsi in base al gusto delle persone che voleva impressionare.
La sua tattica di stile si dimostrò più efficace della politica, quando grazie al suo aspetto ben studiato, ottenne il favore dell'imperatore Carlo V che gli concesse un titolo nobiliare nel 1541.

La moda stava davvero diventando di giorno in giorno sempre più importante. Le persone non volevano essere considerate "indietro coi tempi", e cominciavano anche a preoccuparsi di quanto fossero in forma.
La parola inglese “fashion”, moda, esprimeva il concetto di modellare qualcosa in una forma particolare, e iniziò ad essere applicata agli abiti nel periodo rinascimentale.
Nel XV secolo, uomini e donne aspiravano ad apparire magri, alti e delicati, proprio come Schwarz, e le persone basse erano considerate indesiderabili. La moda, in questo senso, poteva aiutarle a raggiungere la silhouette desiderata, rimodellando il corpo e facendole apparire così come volevano essere percepite.
I vestiti erano composti da molti elementi, e coloro che non potevano permettersi un completo nuovo, spesso optavano per l'acquisto di un solo pezzo in un nuovo colore. I colori erano una delle prime cose che veniva notata in un abito, quindi un elemento importante dell'outfit, che doveva essere scelto con cura. Era essenziale scegliere un vestito che fosse di colori alla moda ed indossare colori adatti alla propria classe sociale.
Indossare il rosso, per esempio, era di solito un segno di potere e prestigio, proprio come il viola, un colore per nobili e re, e favorito dalla famiglia dei Medici.

L’aspetto di Cosimo de 'Medici ed Eleanor da Toledo nei ritratti del periodo, è un esempio del modo in cui la moda potesse trasmettere potere, ricchezza o un’ideologia. I Medici usavano i ritratti come un modo per comunicare il loro gusto raffinato e la ricchezza di Firenze, e chi poteva rappresentate su tela le loro intenzioni meglio del grande Agnolo Bronzino? Il pittore fiorentino era un maestro nel dipingere magnifici vestiti ricchi di dettagli precisi ed il suo ritratto di Eleonora ed il figlio Giovanni è uno dei suoi capolavori. Qui la nobildonna è raffigurata più bella, delicata e ricca che mai; l'elemento più notevole del dipinto è il suo vestito: un capolavoro di ricamo, tutto seta, oro e perle. È un abito che lascia il segno.



Il Rinascimento fu il momento in cui il concetto di moda come lo conosciamo oggi, iniziò a mettere radici. Spinti dal desiderio sempre più forte di distinguerci gli uni dagli altri, ad un certo punto abbiamo iniziato ad allontanarci dalla tradizione e ad usare la moda come mezzo per affermare ed esprimere la nostra personalità. Come sappiamo, non è cambiato molto da allora.

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