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Santa Maria Novella svelata

La chiesa di Santa Maria Novella è una delle chiese più belle di Firenze, nonché uno dei più importanti esempi di architettura gotica in Toscana, eppure, troppo spesso viene trascurata dai turisti, attratti da luoghi di interesse più famosi.
Non fate questo errore. Vi perdereste moltissimo.
Per cominciare, la facciata è la più antica di tutte le chiese di Firenze. La parte inferiore, in stile romanico-gotico, fu eseguita da un architetto domenicano, Fra Jacopo Talenti da Nipozzano, mentre la parte superiore fu completata 100 anni dopo, nel 1470, da Leon Battista Alberti.
Le caratteristiche volute a "S" progettate da Alberti per la facciata erano un'innovazione assoluta e da quel momento in poi tutte le chiese con il tetto spiovente useranno lo stesso tipo di volute.

facade

Il convento fu acquisito nel 1221 dai frati domenicani, nei pressi di una preesistente chiesa dedicata a Santa Maria della Vergine, situata appena fuori le mura medievali di Firenze. I lavori per la nuova chiesa (Novella), iniziarono nel 1279.
Splendido esempio di proporzioni armoniche all'esterno, la Chiesa di Santa Maria Novella è altrettanto magnifica al suo interno, con la sua grande navata centrale fiancheggiata da due navate laterali e i suoi bellissimi chiostri.
La basilica contiene inoltre opere d'arte di eccezionale valore. Sulla parete più lontana, quando entrate dalla chiesa dalla porta laterale, vedrete la Trinità di Masaccio, uno dei primi dipinti a mostrare un magistrale uso della prospettiva e raffigurante la Vergine Maria come una donna adulta, non una giovane ragazza.
Il pulpito, commissionato dalla famiglia Rucellai nel 1443 e progettato da Filippo Brunelleschi, è lo stesso da cui provenne il primo attacco a Galileo Galilei, mentre appeso sulla navata centrale troviamo il Crocifisso di Giotto, opera precoce del maestro.
Raggiunto l'altare diventa difficile non rimanere impressionati dalla bellezza dei cicli di affreschi nelle Cappelle Tornabuoni e Strozzi, rispettivamente a opera di Domenico Girlandaio e Filippino Lippi.

pulpit

Se riuscite a distogliere lo sguardo dagli affreschi e dalle spettacolari vetrate dell'abside, potete andare ad ammirare il cosiddetto Chiostro Verde, che prende il nome dagli affreschi originariamente dipinti in "argilla verde" come il Diluvio e recessione delle acque ed il Sacrificio ed Ebbrezza di Noè di Paolo Uccello, e poi vedere la Cappella Spagnola con altri bellissimi affreschi.
Non finisce qui, ci sarebbero tante cose da dire sul complesso di Santa Maria Novella, ma le parole non bastano per descrivere la bellezza di questo posto. Dovrete vedere voi stessi!

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